Siamo stanchi di vedere un tema essenziale come il diritto alla salute dei cittadini del Sandonatese piegato a vili interessi di protagonismo politico.

La frattura creatasi in seno alla Conferenza dei Sindaci a riguardo della scelta del sito del futuro (futurissimo) ospedale unico è il risultato evidente di azioni di destabilizzazione politico-istituzionale che nulla hanno a che fare con l’interesse generale.

Difendiamo i comportamenti, sotto certi aspetti anche provocatori, del Sindaco Andrea Cereser, che in seno alla Conferenza dei Sindaci ha portato e, per quanto gli è stato possibile, difeso il mandato affidatogli all’unanimità dal Consiglio Comunale il 24 marzo scorso. Difendiamo prima di tutto la sua richiesta di chiarimenti in merito alla fattibilità dell’opera, ai tempi e modi dei finanziamenti necessari, alle strutture di compensazione e completamento del sistema socio-sanitario che saranno attivate in vista della nuova struttura e delle quali, ad oggi, non c’è alcuna traccia.

Domande rivolte direttamente al Consigliere regionale Padrin e protocollate anche all’attenzione del Presidente del Veneto Zaia e all’Assessore competente Coletto… Tutte senza risposta. Probabilmente il nostro territorio non merita tanta attenzione!

Non tolleriamo più accuse da chi mentre chiedeva di unire le forze per consolidare la posizione di San Dona’ si impegnava in un’attività tanto nascosta quanto deleteria per disgregare le relazioni tra i sindaci del Basso Piave. La consigliera Zaccariotto anziché affermare che “San Dona’ ha perso l’ospedale” farebbe meglio a sostenere con forza la decisione del suo Sindaco, Valerio Zoggia, di introdurre il voto ponderato in Conferenza dei Sindaci e la scelta di San Dona’ come sito per la nuova struttura ospedaliera. Il sindaco Forcolin, che tanto si sta prodigando per mettere in discredito il Sindaco Cereser e la sua Amministrazione, inizi a pensare a quando i cittadini di Musile inizieranno a chiedergli direttamente conto dell’eventuale perdita dell’ospedale sandonatese. Lo scaricabarile non funziona in questi casi, caro Sindaco, la responsabilità sarà anche sua, ci mediti davvero sopra.

Siamo ancora in tempo per garantire il diritto alla salute dei sandonatesi e di tutto il Basso Piave. Alziamo la voce per pretendere che prima di addivenire a qualsiasi scelta si coinvolga veramente la cittadinanza nell’esprimere il proprio giudizio. Con trasparenza e massima condivisione d’intenti.

Il diritto alla salute dei sandonatesi non è un gioco: basta manipolazioni!

Lascia un commento