matteo renzi per andrea cereserRiportare il lavoro al primo posto dell’agenda amministrativa sandonatese!

Il lavoro sarà certamente uno dei temi principali che toccherà Matteo Renzi quando ci verrà a trovare per mostrarci il suo sostegno. Venerdì prossimo, 24 maggio, alle 14,30 in Piazza Indipendenza, il sindaco di Firenze sarà protagonista della chiusura della campagna elettorale per Andrea Cereser sindaco per San Donà di Piave, e mi farebbe piacere che ci fossi anche tu.

Il lavoro, dicevo, come primo argomento di una seria azione amministrativa. Deve essere questo il primo obiettivo del futuro sindaco, dopo dieci anni di totale assenza dei grandi temi dal Consiglio comunale, a partire proprio dal lavoro. Inesistenti sono state, di fatto, la politica e le scelte sul lavoro, impalpabile la stessa presenza della sindaco nel tessuto produttivo della città, forse anche a causa di altri impegni politici.

Non vale difendersi accampando le scarse competenze del sindaco nel settore. Il primo cittadino di una realtà importante quale è San Donà non può mai chiamarsi fuori. È, di fatto, competente su tutto. Ha un dovere all’ascolto dei cittadini e, nel settore del lavoro, deve far pesare quantomeno il suo potere contrattuale per tutelare la produzione e salvaguardare l’occupazione. Tutto ciò a San Donà non è avvenuto.

Serve invece, come ho scritto nel mio programma, creare condizioni che favoriscano l’insediamento di nuove imprese e il sostegno a quelle esistenti, attraverso reti d’impresa o internazionalizzazione, affidandosi a servizi pubblici più efficienti, a partire dallo Sportello Unico delle Attività Produttive e semplificando gli adempimenti burocratici. Ogni strategia, soprattutto, va approntata con le imprese e le associazioni, grazie a una relazione costante con le associazioni di categoria. Non portano a nulla le soluzioni calate dall’alto, le ordinanze, le imposizioni.

Va completata la diffusione della della banda larga, infrastruttura di importanza ormai paragonabile ai ponti o alle strade, e va incentivato l’uso delle tecnologie informatiche, digitalizzando lo sportello lavoro e creando un mercato virtuale delle opportunità. L’amministrazione deve poi impegnarsi a favorire la conoscenza dei programmi comunitari e l’utilizzo dei fondi europei. Attraverso la rivitalizzazione del centro, il rilancio della sempre dimenticata agricoltura, il tentativo di intercettare almeno una parte dei 20 milioni di turisti che affollano il Litorale o dei 4 milioni di clienti dell’outlet, si può far ripartire l’economia della città.

Ma soprattutto, lo ribadisco, al di là dei programmi, serve la presenza costante dell’amminstrazione accanto ai problemi del lavoro, dell’occupazione e dell’impresa. Serve un sindaco fuori dal Comune, che esca dal palazzo e stia con i suoi cittadini.

Per questo è ora di cambiare.

E, anche con il tuo voto, il 26 e 27 maggio, cambiare si può!

Un abbraccio,

Andrea Cereser

Prima di tutto il lavoro!
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