Abbiamo chiesto ad un Segretario Comunale in pensione di illustrarci il funzionamento complessivo di un’Amministrazione Comunale, per capire quali sono le sue competenze e le sue strutture con le relative funzioni, e per renderci consapevoli di quale può essere la sua missione.

Il punto di partenza è la Costituzione, e in particolare i seguenti articoli:

Art. 5: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

Art. 97: I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. […]

I criteri da osservare per garantire il “buon andamento” sono:

  1. economicità, che risponde all’obbligo di verificare la copertura finanziaria di ogni iniziativa;
  2. rapidità;
  3. efficacia, ovvero la  capacità di raggiungere gli  obiettivi;
  4. efficienza, la capacità di raggiungere gli obiettivi con minori risorse possibili.

Le competenze, le risorse, e l’intera organizzazione dei Comuni  sono disciplinate dalla legge dal Testo unico Enti Locali n. 267/2000 che in questi anni è stato oggetto di notevoli modifiche.

Gli Organi del comune sono: il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale.

Dalla lettura del Regolamento del Consiglio Comunale di San Donà di Piave emergono alcuni quesiti, ai quali il Segretario ha così risposto:

  • Le società partecipate nascono dalla necessità di avere degli strumenti  più agili per gestire alcuni servizi  e per ovviare in qualche modo al fatto che il Comune funziona da stato sociale, non agisce per profitto.
  • Le interrogazioni sono un mezzo per esercitare la democrazia nel Consiglio Comunale, ed è stabilito un termine ultimo perché il Sindaco o la Giunta vi diano risposta. Non esistono controlli per verificare se i termini non vengono rispettati né sono previste sanzioni, trattandosi di una regola più politica che giuridica. Una nuova Amministrazione potrebbe stabilire a questo riguardo delle regole diverse.
  • Tra Dirigente e Assessore delegato deve esserci un rapporto: gli indirizzi e le scelte spettano alla politica, i cui rappresentanti sono eletti dalla cittadinanza, mentre il Dirigente è tenuto a contribuire con il suo parere tecnico.
  • Il cittadino può partecipare alle decisioni politiche mediante istituti di partecipazione che sono regolamentati dal Testo unico, all’art.8.

01.02.2013

 

 

 

 

 

Il movimento Cittàinsieme studia come funziona un Comune

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