cropped-piazza-del-comune2.jpgCittàinsieme per il bene comune

Il nostro tempo è caratterizzato da una crisi di valori e di modelli, prima ancora che economica. Per questo riteniamo che la politica debba tornare a essere arte nobile e difficile, cioè uno strumento per dare voce ai cittadini e per mettersi al servizio della comunità per perseguire il bene comune.

Chi si impegna attivamente in politica deve avere un comportamento onesto e trasparente, deve agire senza fini personali e dimostrare coerenza tra vita pubblica e privata.

Deve essere in grado di comprendere i bisogni complessivi della comunità non solo nell’immediato, ma soprattutto pensando al futuro, con un progetto politico e sociale capace di soluzioni alte e impegnative.

Deve essere convinto che solo l’impegno a tempo, per un massimo di due mandati elettorali, consente di dedicarsi alla politica per raggiungere gli obiettivi necessari, senza puntare a rendite di posizione o per inventarsi un mestiere.

Sono questi i valori e i nostri principi ispiratori, che ci hanno spinto ad unirci e a nascere come associazione Movimento Cittàinsieme.

Siamo convinti che molti cittadini e cittadine sandonatesi hanno a cuore il bene comune e lo perseguono nel proprio lavoro o all’interno di associazioni e organizzazioni di volontariato, laiche o religiose. A questi uomini e donne, che conoscono a fondo i bisogni e le necessità delle persone che vivono nella nostra città, ci rivolgiamo e chiediamo di coinvolgersi con noi per rendere la nostra amata San Donà di Piave una città migliore.

La partecipazione attiva: il nostro metodo

È il punto di forza della nostra proposta, ed è fatto di dialogo, condivisione e progettazione insieme ai cittadini singoli o associati.

Per questo riteniamo fondamentale:

dialogare con i cittadini attraverso il coinvolgimento delle categorie professionali, delle associazioni e delle rappresentanze di quartiere e di frazione, con la costituzione di tavoli permanenti che consentano il confronto costante sulle tematiche di specifico interesse.

assicurare il recupero della funzione di indirizzo e di controllo del Consiglio Comunale quale espressione di vera rappresentanza di tutti i cittadini, garantendo la massima trasparenza dei lavori del Consiglio, anche con convocazioni sul territorio (quartieri e/o frazioni) in funzione degli argomenti trattati.

rendere assolutamente prioritaria la professionalità e la competenza quale criterio per l’individuazione delle persone designate a ricoprire ruoli di assessori, consiglieri in società ed enti a partecipazione pubblica.

avviare un’operazione di trasparenza sul bilancio del comune e delle società partecipate, informando in maniera semplice e chiara la cittadinanza sulla reale situazione economica e finanziaria (risorse disponibili, mutui e debiti in essere) e sui criteri per definire le priorità di spesa.

offrire una proposta culturale forte che non si limiti all’intrattenimento ma promuova iniziative degne di una città delle dimensioni di San Donà di Piave, diretta a tutte le fasce di età, in uno spirito di sussidiarietà con le associazioni culturali esistenti e le scuole, che non trascuri la collaborazione con i comuni limitrofi, mediante forme di coordinamento e condivisione di spazi e strutture.

vigilare costantemente sull’operato degli eletti, senza altro pretendere se non la loro onestà, competenza, credibilità e trasparenza.

La nostra visione di San Donà: una città smart

Vogliamo promuovere una città SMART, una “città intelligente” (dall’inglese smart city), in linea con le moderne città europee, caratterizzata da un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini, soprattutto dei più deboli.

La città intelligente riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, soprattutto nei campi della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza, con una particolare attenzione ai bisogni delle persone, alle relazioni umane, allo sviluppo sostenibile, alla gestione oculata delle risorse e alla sostenibilità economica.

Per rendere più concreta questa idea di città, abbiamo considerato la parola SMART come un acronimo che la traduce in:

Sostenibile: ogni prospettiva di sviluppo economico e urbanistico, deve essere sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e relazionale perché dobbiamo pensare anche alle prossime generazioni.

Moderna: uffici comunali, servizi, scuole, viabilità, sicurezza devono aprirsi all’innovazione e avvicinarsi ai migliori standard europei.

Accogliente: Nessuno va escluso: famiglie, imprese, persone con disabilità, immigrati si devono sentire considerati e valorizzati.

Responsabile: l’amministrazione deve rendere conto del proprio operato e agire con il senso di responsabilità proprio del buon padre di famiglia.

Tecnologica: tutte le opportunità offerte dalla tecnologia e dall’informatica devono essere sfruttte per migliorare la vita di tutti e ridurre gli sprechi.

Il nostro programma per una San Donà migliore

Cos’è un programma elettorale?

Una raccolta di buone intenzioni? Un documento che nessuno legge? L’insieme dei sogni nel cassetto che non potranno mai essere realizzati? O semplicemente una maniera di accalappiare voti promettendo ciò che può far piacere agli elettori e alle elettrici?

Per noi di Cittàinsieme è stata un’occasione: l’occasione di incontrarci nei gruppi di lavoro per condividere problemi e opinioni, per scambiare idee e proporre soluzioni e di conoscere meglio la nostra città incontrando protagonisti, professionisti, imprenditori, associazioni, insegnanti, giovani, medici e impiegati, operai, negozianti, pensionati e semplici cittadini. E ognuno aveva qualcosa da dire, un punto di vista da valorizzare.

Abbiamo condiviso con Andrea Cereser, il candidato sindaco che noi sosteniamo, i punti essenziali del suo programma collaborando alla stesura (per approfondire: www.andreacereser.it).

Vogliamo qui evidenziare quali sono per noi i temi e le questioni più importanti.

Lavoro e attività produttive (commercio, industria, agricoltura, turismo)

Trasparenza, legalità, responsabilità sono il fondamento delle prospettive di sviluppo, garantendo quell’immagine positiva che è necessaria per attivare investimenti e proporsi in un contesto anche internazionale. Molto esiste già, molto si può fare.

Il commercio deve essere rivitalizzato aprendosi ad attività sensibili all’ambiente ed all’etica sociale, sposando il concetto di filiera corta nella valorizzazione del comparto produttivo locale. Per favorire la promozione del centro cittadino, del commercio di vicinato e dell’economia locale, crediamo debba essere dato uno stop alla concessione di nuove autorizzazioni per la costruzione di centri commerciali, puntando, al contrario, sulla promozione e sviluppo dei centri commerciali naturali attraverso politiche di marketing che favoriscano la filiera corta. Ci impegneremo per una progressiva diminuzione dell’addizionale IMU per gli esercizi commerciali di modeste metrature.

L’attività produttiva, soprattutto quella delle piccole medie imprese (PMI) e delle imprese artigiane deve essere rafforzata, così come è necessario intervenire con forza laddove manchino i presupposti imprescindibili di onestà e chiarezza; per questo opereremo in stretta collaborazione con le relative associazioni di categoria. Ci attiveremo per favorire l’accesso al credito attraverso il sostegno economico ai Confidi (consorzi di garanzia) e cercheremo di favorire l’internazionalizzazione e le esportazioni attraverso corsi di lingua straniera per i titolari e dipendenti di imprese con meno di 15 dipendenti. Per aiutare le imprese nello sviluppo della sicurezza nei luoghi di lavoro, crediamo sia utile l’istituzione di un tavolo tecnico propositivo per l’istruzione degli iter amministrativi inerenti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre siamo a favore di una rotazione dei fornitori del comune, con la precedenza, a parità di preventivo, agli artigiani ed ai commercianti locali e cercheremo di garantire puntualità nel pagamento dei fornitori da parte della pubblica amministrazione.

Incentiveremo l’imprenditoria giovanile e sosterremo l’impresa in genere, migliorando i tempi di risposta ed il sistema delle gare d’appalto, creando le condizioni per favorire l’insediamento di nuove realtà produttive e fornendo sostegno a quelle esistenti attraverso l’erogazione di servizi più efficienti (funzione di “accompagnamento”).

Infine, nel connubio tra attività imprenditoriale legata all’agricoltura e appartenenza al territorio, possiamo ritrovare la soddisfazione che deriva dal legame con la nostra terra favorendo, come momento di aggregazione e crescita civile, attività come gli orti sociali.

Il turismo, già parte integrante del nostro tessuto produttivo, deve essere valorizzato anche attraverso la stretta cooperazione con il settore culturale, che ne rappresenta un naturale alleato, ma anche con quello sportivo e con le politiche giovanili. Per una sempre maggiore e migliore promozione e rilancio del territorio, riteniamo fondamentale il coordinamento con altri enti pubblici coinvolti, associazioni, associazioni di categoria e operatori. La città deve andare in un’unica direzione in modo tale da non sprecare risorse a causa di sovrapposizioni tra vari enti, oppure tra scelte in contrasto l’una con l’altra. Lavoreremo per lo sviluppo di un progetto di marketing territoriale e di comunicazione in modo da valorizzare le unicità del Basso Piave, ottimizzando la proposta turistica per quanto riguarda il patrimonio artistico e culturale, paesaggistico, enogastronomico per intercettare il turismo estivo proveniente dal litorale.

Giovani

L’amministrazione comunale dovrà occuparsi di tutti gli aspetti della vita dei giovani, non solo quindi del tempo libero e dell’intrattenimento, ma anche di scuola, lavoro, casa, impegno sociale e cultura.

In città ci sono parecchi luoghi per ritrovarsi, ma non posti dove si riesce a creare relazioni efficaci: ci impegneremo per individuare uno spazio polifunzionale per attività associative con finalità ricreative, culturali e di tempo libero perché i giovani possano dare vita alle loro idee.

Favoriremo la realizzazione di incontri formativi ed informativi relativi a casa, lavoro, famiglia per dare ai giovani strumenti per affrontare al meglio le sfide che li attendono.

Per questo riteniamo fondamentale ripristinare l’Informagiovani, servizio partecipato di informazione, orientamento e formazione aperto a tutti e promuovere progetti di coworking, uno stile lavorativo che prevede la condivisione di un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo però attività indipendenti.

L’amministrazione dovrà dialogare con regolarità con i giovani attraverso la Consulta dei giovani e prevedere un ufficio comunale a loro sostegno e delle associazioni giovanili per la realizzazione di eventi e per l’ideazione di progetti. Inoltre sarà opportuno aggiornare costantemente l’albo delle Associazioni Comunali e creerà uno spazio all’interno del sito internet del Comune dedicato a loro.

Famiglia

La famiglia, fulcro della società, deve essere sostenuta in ogni aspetto della vita, fin dalla sua costituzione, agevolando l’acquisto/affitto della prima casa, riducendo progressivamente l’IMU e attivando una “family card” per famiglie bisognose che permetta sconti sulla spesa e sull’accesso ad attività culturali e sportive. Intendiamo supportare le donne in gravidanza e con bimbi piccoli facilitando l’accesso agli uffici pubblici e la mobilità, migliorando le possibilità d’accesso alle scuole dell’infanzia e sostenendo il periodo post licenziamento ed agevolando la ricerca di nuova occupazione.

Inoltre, creeremo uno sportello per le donne vittime di violenza (familiare e non) in collaborazione con i servizi sociali, il consultorio familiare, l’ordine degli avvocati e degli psicologi e le associazioni che lavorano in questo settore nel territorio. Lo realizzeremo nell’ambito dell’Unione dei Comuni per offrire un servizio anche extra-cittadino e per contenere i costi.

Vogliamo potenziare il ruolo educativo della famiglia, aumentando l’offerta formativa delle scuole -sfruttando anche gli orari pomeridiani-, divulgando informazioni su associazioni familiari, affido familiare, proposte educative locali, associazioni di migranti e favorendo la creazione di una rete tra tali realtà. Tale ruolo potrà essere supportato da un “sportello di mediazione familiare” per quei nuclei che si trovassero ad affrontare un periodo di crisi coniugale.

Intendiamo rafforzare la vita in famiglia di malati, persone con disabilità, anziani non autosufficienti, alleviare le situazioni di disagio economico acuto e prevenire la loro cronicizzazione. Inoltre riteniamo importante valorizzare la potenzialità offerta dalla presenza di pensionati attivi, facendo uso di impieghi di pubblica utilità (nonni vigili, sostegno doposcuola, banca della memoria e del tempo).

Volontariato e sociale

Per arricchire il territorio e dare valore all’attività svolta dal mondo del volontariato, è necessario sostenere e alimentare una cultura di solidarietà e responsabilità, attraverso l’attivazione della Consulta del Volontariato, come strumento costante di dialogo tra le associazioni e le istituzioni pubbliche, utile per favorire la creazione di partnership tra chi offre servizi di aiuto alla persona, per valutare insieme le necessità e le priorità su cui intervenire, per dare risposte concrete a problemi reali. L’Amministrazione comunale dovrebbe avere un ruolo di regia, comprendendo le disponibilità e le possibilità del mondo del volontariato.

Presteremo particolare attenzione a quelle realtà che offrono una risposta ai bisogni della collettività. Saranno sostenute economicamente, per ridurre lo spreco di risorse, nell’individuazione di spazi per le loro attività associative e con la promozione di iniziative pubbliche.

Istituiremo uno sportello dedicato agli stranieri per aiutarli nel disbrigo delle pratiche amministrative.

Scuola

Gli interventi relativi all’ambito della scuola devono essere orientati a sostenere e migliorare l’offerta formativa nel settore scolastico, favorendo l’accesso delle famiglie ai servizi.

L’Amministrazione Comunale, pur nel rispetto delle singole autonomie scolastiche, deve essere il principale interlocutore delle scuole per l’elaborazione di una progettualità congiunta sul territorio. Pertanto, saranno consultati periodicamente i Dirigenti scolastici, i Presidenti dei consigli d’Istituto e le associazioni dei genitori per favorire la differenziazione delle offerte scolastiche tra gli istituti (offerta formativa, orari e tempo scuola) e aumentare lo spettro delle attività integrative. Crediamo debbano essere riviste le modalità di finanziamento alle scuole (non più contributi generici ma vincolati a specifiche attività e progetti): i finanziamenti alle scuole per la gestione amministrative e per il miglioramento dell’offerta didattica devono essere programmati su base pluriennale. Allo stesso modo, sarà programmato, in sintonia con i tre istituti comprensivi della città, un piano pluriennale di manutenzione ordinaria e straordinaria per garantire la fruibilità e la sostenibilità economica ed energetica delle strutture scolastiche.

Sarà elaborato un nuovo piano di dimensionamento scolastico e di programmazione della rete scolastica cittadina in funzione dello stato di fatto di ciascun plesso (numero di aule, laboratori, mense, palestre, …), della capacità recettiva (anche in base alle attuali norme di sicurezza), del grado di utilizzo dei diversi plessi scolastici (rapporto studenti / situazione attuale), dei flussi di crescita della popolazione e loro dislocazione. Si potrebbe arrivare a una riorganizzazione della rete scolastica (stradario) e dei relativi servizi, compreso il trasporto scolastico (con attenzione al piano del traffico) e piano di riscaldamento in funzione del reale utilizzo degli edifici.

E’ opportuno, inoltre che alcuni servizi (telefono, fotocopiatori, forniture) non siano più gestiti dal Comune ma dagli istituti scolastici a fronte di un budget stabilito preventivamente con il Comune in base a indici concordati (es. numero di alunni, numero di plessi etc.).

L’Amministrazione Comunale deve creare le condizioni per una reale integrazione degli alunni stranieri, utilizzando maggiormente i finanziamenti dello Stato per attività di prima alfabetizzazione e per l’inserimento scolastico. D’intesa con gli Istituti scolastici, deve concordare le regole per l’accoglimento degli alunni stranieri nelle scuole del territorio equilibrando le percentuali di presenza di stranieri al fine di evitare una concentrazione di iscrizioni in alcune scuole piuttosto che in altre. Ci impegneremo a promuovere interventi di formazione interculturale, anche attraverso accordi con altri enti e associazioni, per favorire la presenza dei mediatori linguistico-culturali nella scuola.

Sarà sviluppata un’azione decisa, anche con il coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, perché gli alunni italiani e stranieri che escono prematuramente dal circuito scolastico possano trovare, nella zona orientale della provincia di Venezia, un Centro di formazione permanente per gli adulti in grado di avviare corsi per il conseguimento della licenza di scuola media e permettere ai ragazzi/ragazze un successivo percorso presso gli Istituti superiori o presso i CFP.

Saranno sostenute nuove iniziative a favore dell’infanzia e della famiglia, ad esempio per le graduatorie d’accesso ad asili nido e scuole dell’infanzia. Per la determinazione delle rette, saranno introdotti quozienti che tengano conto non solo del reddito delle famiglie ma anche del numero di figli e dell’eventuale presenza di persone non autosufficienti o con disabilità (“quoziente Parma”).

Sarà favorito l’incontro tra pubblico e privato per aumentare il tempo scolastico (almeno in alcuni plessi dove sia possibile l’utilizzo di mense).

Promuoveremo un servizio di vigilanza pre-scuola e post-scuola per alunni che arrivano ai plessi prima dell’inizio delle lezioni per agevolare le famiglie con problemi di orario di lavoro e un’adeguata organizzazione del trasporto scolastico. Rafforzeremo iniziative quali i servizi “Pedibus” e “Bicibus”, con il coinvolgimento di volontari, per gli studenti della scuola dell’obbligo.

Cultura

Le iniziative culturali dovranno diventare spazio di aggregazione e laboratorio attivo di idee, frutto di un progetto che parte dall’identità della città e che punta a qualità, competenza, condivisione, innovazione e apertura a prospettive metropolitane, nazionali ed europee.

Per questo intendiamo favorire l’incontro, l’ascolto e il confronto con le varie associazioni e realtà economiche del territorio, oltre che con i singoli cittadini, in una dimensione progettuale consapevole e condivisa, per individuare azioni che abbiano lo scopo di rivitalizzare il centro cittadino e le frazioni.

La cultura dovrà favorire opportunità di approfondimento e di divertimento, per incidere sulla qualità della vita e sul “ben-essere” della cittadinanza di tutte le età, anche come forma di contenimento dell’emarginazione sociale e con attenzione alle disabilità. Sarà uno strumento per l’educazione permanente e per il rispetto delle pari opportunità; integrerà le diverse tradizioni presenti nel territorio e sarà un fattore di sviluppo, anche attraverso reti di sandonatesi in altre parti d’Italia e nel mondo.

San Donà dovrà dotarsi di una struttura adeguata a un ruolo culturale di primaria importanza nel territorio. Per questo è necessario creare una rete operativa di tutti i servizi/uffici comunali che si occupano di cultura e attivare la Consulta delle associazioni culturali e quella della didattica per le scuole.

E’ necessario identificare alcuni eventi caratterizzanti e qualificanti che contraddistinguano la Città, prestando attenzione alle risorse culturali ed artistiche locali. Il territorio sarà pensato come “paesaggio”, quale sintesi di storia, natura, uomo, arte, cultura e pensiero.

San Donà ha una storia segnata fin dall’antichità dal rapporto con l’acqua, passando attraverso la bonifica e il conseguente sviluppo dell’agricoltura, per arrivare alla successiva crescita industriale. Caratterizzante sarà quindi il tema dell’acqua, in una prospettiva di apertura a circuiti nazionali ed internazionali, che disegnino una nuova idea di città, attenta a cogliere importanti appuntamenti nazionali e internazionali quali l’Expo 2015, la candidatura di Venezia 2019 come Capitale Europea della Cultura, il Centenario della Prima Guerra Mondiale. Tali eventi saranno occasione per valorizzarla con percorsi turistici tematici e attività di ricerca, per condividere un percorso progettuale con più Enti e per promuovere la specificità del Basso Piave, anche grazie al coinvolgimento di realtà culturali ed economiche locali. Il Piave sarà il cuore di un Festival concepito come cantiere di iniziative tra natura, arte, storia e cultura (teatro, cinema, arte, musica, danza, letteratura, didattica e laboratori creativi). All’interno del Festival sarà valorizzato il tema terra/acqua attraverso un Premio Letterario e una Biennale delle Arti, rapportandosi con circuiti e opportunità nazionali ed europee.

Per rivitalizzare il centro cittadino, vogliamo realizzare iniziative innovative, dando spazio a progetti sviluppati da giovani creativi, valorizzando anche la rete e le eccellenze dei giovani sandonatesi in altre parti d’Italia e all’estero (“la piazza delle idee”). Il Centro culturale, la Galleria Civica e lo spazio espositivo Agorà diventeranno luoghi di aggregazione grazie a iniziative qualificanti che utilizzino anche le risorse artistiche locali. La Biblioteca e la Casa del Bambino dovranno potenziare il loro ruolo di polo culturale cittadino, attraverso la valorizzazione delle arti espressive legate alla parola. Il Teatro sarà un polo culturale per lo sviluppo del territorio e uno strumento per rendere più viva la stessa Città. Dovrà essere in grado di rapportarsi ad una rete di esperienze e di eccellenze in ambito regionale e nazionale, con attenzione alle diverse espressioni di teatro, musica e danza.

Rilanceremo il Museo della Bonifica attraverso una progettualità più accurata, un’offerta culturale più articolata e una nuova immagine, all’insegna di innovazione, qualità, competenza, condivisione. Stimoleremo la capacità di costruire relazioni scientifiche concrete, positive e dinamiche e l’apertura a stimoli e collaborazioni provenienti dal contesto locale, nazionale, europeo. Ci impegneremo per creare un Ecomuseo o “museo diffuso” del Basso Corso della Piave, che permetta una gestione ecosostenibile del territorio, perché ambiente e cultura sono necessari per lo sviluppo del territorio. Sarà un sistema di servizi, che metterà in rete Enti, associazioni ambientali e culturali, istituzioni, enti di ricerca e privati per la valorizzazione delle specificità del Basso Piave, utilizzando anche le nuove tecnologie, approcci multidisciplinari, multilinguistici e turistici.

Ambiente

La città vive con il suo fiume in rapporto di reciproca dipendenza e in un territorio di bonifica anch’esso delicato dal punto di vista idraulico. Per questo, innanzitutto, ogni intervento urbanistico dovrà essere accuratamente pianificato dal punto di vista della sicurezza e della sostenibilità ambientale.

L’ambiente e il paesaggio sandonatesi (Piave, Piave Vecchia, area Silos-Canale Navigabile, paesaggio della bonifica) sono infatti una risorsa turistica e possono essere usate come volano economico per la creazione di nuova occupazione attraverso la realizzazione di progetti ed eventi per la valorizzazione del paesaggio a fini turistico-ricreazionali sfruttando anche i finanziamenti europei e regionali, in sinergia con il comparto agricolo e produttivo.

A tal fine, istituiremo la “Consulta per l’Ambiente”, composta da associazioni, gruppi ed organizzazioni che sono interessati alle tematiche ambientali.

E’ necessario contenere il consumo energetico e incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Per questo, predisporremo un Piano Energetico Comunale in modo da rispettare il “Patto dei Sindaci 202020”: entro il 2020 il Comune dovrà ridurre del 20% le emissioni di gas nocivi, migliorare l’efficienza energetica ed incrementare del 20% l’uso di fonti rinnovabili.

Vogliamo favorire la raccolta differenziata e il riuso/riciclo, necessari per contenere la produzione di rifiuti, attraverso incentivi per incrementare percentuale di rifiuti differenziati e riciclo/riuso. Inoltre promuoveremo l’educazione ambientale attraverso campagne e singoli eventi, anche collegati a iniziative nazionali o europee e realizzate in sinergia con chi già opera nel territorio.

Utilizzeremo il verde urbano come strumento per la riduzione dell’inquinamento ambientale, usando specie autoctone e perenni; attueremo la co-gestione del verde insieme alla cittadinanza (“Adotta un’aiuola”). Favoriremo la creazione di orti di vicinato affidandone la cura e la gestione ad anziani, famiglie numerose, persone con disabilità: un’occasione per creare punti di sostentamento alimentare, ma anche di coesione sociale e di aggregazione.

Ci impegneremo per creare un Ecomuseo o “museo diffuso” del Basso Corso della Piave, che permetta una gestione ecosostenibile del territorio, perché ambiente e cultura sono necessari per lo sviluppo del territorio. Sarà un sistema di servizi, che metterà in rete Enti, associazioni ambientali e culturali, istituzioni, enti di ricerca e privati per la valorizzazione delle specificità del Basso Piave, utilizzando anche le nuove tecnologie, approcci multidisciplinari, multilinguistici e turistici.

Urbanistica e opere pubbliche

Nella logica della Smart City, abbiamo elaborato una serie di progetti sostenibili, la cui realizzazione, in ogni caso, potrà avvenire solo attraverso un rapporto trasparente tra pubblico e privato. Gli imprenditori privati, scelti attraverso un bando pubblico, sosterranno gli interventi previsti dal programma; agli imprenditori verranno concesse aree in diritto di superficie, dove sviluppare strategicamente interventi mirati, di valorizzazione del tessuto urbano, concertati con l’amministrazione pubblica, come attività ricettive, parchi divertimento, parcheggi, strutture sportive, centri polifunzionali per la salute, strutture per eventi musicali e teatri all’aperto.

Nella ristrutturazione delle opere pubbliche comunali sarà data priorità assoluta ad asili e scuole. In particolare si deve intervenire, anche in conformità con le previsioni normative europee e nazionali, in ambito di consumo energetico (“La scuola con il cappotto”) e adeguamento antisismico (“a scuola sicuri”). Rispetto al primo aspetto, dovrà essere realizzata una verifica delle condizioni attuali di spesa gestionale dell’immobile in merito ai costi energetici sostenuti dalla pubblica amministrazione, previsione di spesa per il miglioramento energetico, ed analisi dell’ammortamento.

Inoltre, per tutti gli edifici pubblici sarà attuato un piano di risparmio energetico basato su una analisi dell’edificio finalizzata ad individuare il fabbisogno energetico e i costi richiesti per soddisfarlo, individuando possibili soluzioni che permettano di conseguire una riduzione dell’energia richiesta e dei costi di gestione. L’analisi deve valutare, strutture, impianti, acqua calda sanitaria, fonti rinnovabili.

Sarà creato un database del patrimonio edilizio comunale esistente, dopo l’analisi degli edifici, stabilendo una priorità degli interventi in base ai loro consumi. Si cercherà inoltre di definire un elenco di voci di capitolato comunale, da redigersi in accordo con professionisti ed imprese per garantire una qualità “standard” del prodotto finale per tutti gli interventi di adeguamento energetico su edifici privati.

Il cuore di una città è il centro cittadino: la priorità è garantire il collegamento delle attuali aree pedonali del centro cittadino, Piazza Indipendenza, Piazza Rizzo, Corso Silvio Trentin (parte terminale già pedonalizzata), Parco Giochi (attraverso via Giannino Ancillotto e via Dante), Parco del Caffe’ Letterario (via Jesolo), come sistema di passeggiata protetta dalla viabilità carrabile, lungo i marciapiedi e porticati esistenti permettendo una rivitalizzazione delle attività commerciali presenti. Altro aspetto importante sul quale porremmo grande attenzione è favorire la residenzialità in centro storico prevedendo agevolazioni per chi ristruttura edifici esistenti (anche mediante la revisione del regolamento edilizio con standard specifici per il centro).

Nella logica di collaborazione tra comuni, vogliamo proporre un PATI (Piano di Assetto del Territorio Intercomunale) in accordo con le amministrazioni da coinvolgere per una futura “Città del Piave” e un piano per la migliore fruibilità degli spazi pubblici finalizzato alla rimozione delle barriere architettoniche.

Per quanto riguarda gli edifici privati, riteniamo opportuno procedere con un’iniziale analisi del territorio con particolare attenzione ai componenti e fattori di valutazione contenuti nel PAT (Piano di assetto del territorio), per garantire una “calmierazione” delle nuove lottizzazioni, promuovendo la ristrutturazione degli edifici esistenti, eliminando inutili imposizioni costose per l’utente, secondo il processo di “Casa buona”, che mira al contenimento energetico dei consumi, alla qualità architettonica e alla sicurezza dell’involucro abitativo attraverso l’adeguamento antisismico. Vogliamo inoltre attuare un piano di risparmio energetico per tutti gli edifici privati e realizzare un piano di residenzialità pubblica, mediante una politica edilizia residenziale ponderata sulle esigenze specifiche della città ed attraverso progetti pilota appositamente studiati.

In generale cercheremo di ridurre i tempi di attesa della pubblica amministrazione.

Per edifici privati, procederemo a un’analisi delle possibili convenzioni da stipulare a livello Comunale con Enti Gestori dell’energia e del gas al fine di promuovere interventi di costruzione e ristrutturazione per edifici a consumo quasi zero, per ottenere poi tariffazioni agevolate sui costi di bolletta, e con istituti di credito al fine di promuovere interventi di costruzione e ristrutturazione per edifici a consumo quasi zero finalizzati ad ottenere mutui agevolati. Lavoreremo per la costituzione di Gruppi di acquisto a livello locale per impianti fotovoltaici.

Rispetto all’area “imbuto” attorno alla ex cantina sociale (Fiera e Porta Nord), intendiamo rivedere il progetto in una logica di riqualificazione ambientale e ciclabile, tramite un concorso di idee a bando pubblico per l’ipotesi di sviluppo di un’area plurivalente con diverse destinazioni d’uso (residenziale, direzionale, commerciale) che permetta una coesistenza trasparente pubblico – privato. Dovrà essere valutata e prevista anche una soluzione diversa di viabilità rispetto all’attuale, garantendo un ingresso e un’uscita Nord della città più funzionali e fruibili. Tale soluzione sarà il frutto di un’analisi più estesa di un “piano della mobilità” (a carattere intercomunale e di città Metropolitana, completando le reti di trasporto sia stradale che ferroviario – SFMR – e il trasporto pubblico locale) che riveda in senso più ampio il “piano urbano del traffico”.

All’interno dell’attuale Cittadella dello sport, nell’area dislocata lungo la via Unità D’Italia è possibile prevedere l’ampliamento del palasport esistente, pensando alla riconversione degli spogliatoi con un nuovo spazio di gioco e alla creazione di un nuovo centro sportivo polifunzionale e di una piscina da realizzare in accordo con i Comuni limitrofi.

Per favorire la fruizione delle risorse naturali, ci impegneremo a prevedere percorsi “green” appositi, piste ciclabili panoramiche dedicate, itinerari ambientali certificati e relative attività di mediazione pubblicitaria attraverso canali digitali ed internet che “spingano” il flusso turistico verso l’entroterra.

Amministrazione comunale

Riteniamo prioritario mettere l’Amministrazione Comunale al servizio dei cittadini per rispondere in modo appropriato e specifico alle loro esigenze migliorando l’accessibilità e la capacità di risposta tempestiva alle richieste e garantendo l’efficienza di tutti quei servizi che aumentano la qualità della vita. Per fare questo è fondamentale puntare sulla crescita delle capacità e delle conoscenze presenti all’interno della struttura comunale, attraverso lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi che riconoscano e valorizzino le professionalità interne e la partecipazione attiva alla riorganizzazione dei servizi da parte di tutte le persone coinvolte, ridando valore all’esperienza acquisita. Bisognerà inoltre sfruttare le nuove opportunità offerte dall’e-governement nell’utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche e il costante aggiornamento con corsi di formazione mirati.

Sono necessari nuovi riferimenti e modelli organizzativi e gestionali: oggi, più che mai, è indispensabile ripensare le funzioni stesse della P.A. e dotarsi di competenze in grado di supportare le nuove sfide che attendono tutti gli apparati amministrativi soprattutto sfruttando le opportunità che vengono dall’informatica, facendo in modo che cittadini e aziende possano gestire le proprie pratiche da casa. Per arrivare in Comune con un clic, riteniamo opportuno l’applicazione di programmi di digitalizzazione che permettano di risparmiare nel settore degli acquisti di beni e servizi, migliorare l’efficienza della struttura organizzativa offrendo alle imprese procedure più snelle (Suap e Sue), gestire i flussi documentali. Ci impegneremo inoltre per istituire lo sportello del contribuente dal quale sia possibile scaricare la modulistica e compilarla on line e di verificare l’efficacia delle strutture in dotazione (es. telecamere per i servizi di sorveglianza). Con l’attenzione alla massima inclusione, lavoreremo per favorire il potenziamento delle “autostrade” informatiche con la possibilità di raggiungere tutte quelle località che ancora non sono adeguatamente servite dai servizi telematiche e per la realizzazione di infrastrutture tecnologiche per la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento della vita di quei cittadini che vivono in condizioni di disagio o di esclusione.

Nella logica della massima trasparenza, ci attiveremo per il libero accesso ai dati e alle informazioni in possesso delle istituzioni pubbliche attraverso le tecnologie telematiche (Open data).

Altro aspetto che riteniamo fondamentale è l’adesione a Forme associative tra Comuni. Convenzioni, Unioni e Fusioni tra comuni sono gli strumenti principali previsti dalla norma per risolvere il problema della frammentazione nella gestione dei servizi comunali e della ripartizione delle competenze tra più livelli di governo. La Regione del Veneto già da tempo ne ha riconosciuto l’importanza strategica per raggiungere il fine primario della razionalizzazione della spesa degli enti locali. Le forme di cooperazione tra Comuni diventano fondamentali anche in vista della formazione della Città Metropolitana di Venezia. Comuni associati che raggiungano un’estensione significativa ed un numero considerevole di abitanti possono acquisire potere politico all’interno della Città Metropolitana evitando il rischio, che, nella frammentazione, ogni singolo Comune si riduca a periferia metropolitana.

Crediamo in una politica al servizio del cittadino. Per questo vogliamo ridurre il numero degli assessori (dagli attuali 8 a 6), per diminuire i costi. Inoltre riteniamo fondamentale che quanti ricoprono incarichi politici, per nomina o per elezione, svolgano al massimo due mandati per fare in modo che la politica non diventi un mestiere e siano scelti sulla base delle loro competenze.

Frazioni e quartieri

Intendiamo favorire le possibilità di incontro tra Comune e cittadini, nelle diverse forme di organizzazione (associazioni, comitati, gruppi spontanei,…), valorizzando prima di tutto il ruolo delle frazioni e dei quartieri, facilitando l’integrazione fra le diverse aree della città e il centro cittadino.

Ci proponiamo di incontrare almeno annualmente quanti vivono nelle frazioni, nei quartieri e nel centro urbano, di individuare forme di rappresentanza per quartieri e frazioni e di dotarli di un “centro civico”.

Sicurezza

Ci impegneremo per promuovere e tutelare la sicurezza di ogni singola persona, facendo fronte in modo congiunto a emergenze di dimensione globale, sottoposte all’onda d’urto dell’illegalità e della micro e macro delinquenza, dando risposte immediate in termini di prevenzione e contrasto e creando sicurezza dando un’immagine costruttiva e creando senso di controllo e di ordine.

Vorremmo incentivare il “servizio di prossimità”, (es. vigili d’argento che coadiuvino la polizia locale nei compiti di sorveglianza delle aree/tempi critici per la città in particolare durante l’uscita dei ragazzi dalle scuole e nel monitoraggio dei parchi pubblici), da attivare anche con la collaborazione di altri privati cittadini, adeguatamente formati, che siano disponibili a svolgere un servizio per la comunità, ovvero di lavoratori disoccupati o beneficiari di sostegno al reddito e, ancora, persone da reinserire socialmente e/o che devono svolgere ore obbligatorie di lavori socialmente utili.

Cercheremo di promuovere la cosidetta “vigilanza attiva”, con il supporto sia delle associazioni degli stranieri sia dei comitati di frazione/quartiere, affinché parta già “dal basso” il monitoraggio di possibili situazioni di illegalità e vengano affrontate in modo tempestivo ed efficace.

Applicando il concetto educare per prevenire, ci attiveremo per creare un coordinamento tra le associazioni e gli istituti scolastici per le azioni di prevenzione e educazione. Avvieremo incontri sul tema della sicurezza e del senso civico in senso ampio nelle scuole di ogni ordine e grado (incontri calibrati in tema di comportamento sulla strada e in casa, senso civico, comportamenti genericamente scorretti, es. contro bullismo e bande) e presso le associazioni, all’Uniper e nei centri anziani (contro le truffe e i raggiri, e sulle abitudini domestiche: ad es. porte di ingresso aperte, accoglienza di estranei, ecc.). Questo genere di incontri tenuti da agenti adeguatamente formati e/o da avvocati (previa stipula di un accordo con l’Ass. degli Avvocati), crea informazione, e collegamento tra cittadino e forza di polizia. L’Amministrazione potrà supportare tali attività con serate a tema, invitando esperti in materia di truffe, di droga e alcol o dipendenze in genere, in accordo e sinergia con associazioni e parrocchie. Coordinamento tra le associazioni e gli istituti scolastici per le azioni di prevenzione e educazione.

In un’ottica di unione dei servizi, renderemo più efficiente il servizio di controllo del territorio da parte della polizia locale, da un lato unificando a livello intercomunale il servizio, beneficiando di più agenti sul territorio e con turni che comprano l’intera giornata, dall’altro liberando risorse destinate alle pratiche d’ufficio per consentire un maggior presidio del territorio.

Per quanto riguarda la sicurezza della mobilità, riteniamo fondamentale la messa in rete delle piste ciclabili esistenti eliminando le situazioni esistenti di pericolo dovute alla loro mancata o carente interconnessione. Inoltre, incentiveremo nelle scuole di primo e secondo grado lo svolgimento di attività legate al rispetto del codice della strada, anche con attività pratiche sul territorio assieme alle famiglie.

Rispetto alla sicurezza ambientale, attiveremo percorsi di formazione nelle scuole di primo e secondo grado per insegnare alla corretta ripartizione dei rifiuti, come sistema per migliorare la situazione a livello di singolo nucleo familiare/condominiale.

Programma di Cittàinsieme

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