Qualche dato:

a) In Italia nel 2014 vi sono stati circa 170.000 arrivi di persone straniere; di questi 100.000 circa sono transitate in quanto indirizzate verso altri stati (Europa del Nord), 67.000 circa sono attualmente ospitate  nei centri di accoglienza in attesa di definire la loro situazione (profughi o rifugiati richiedenti asilo politico). Di questi, il 4% è in Veneto e il 21% in Sicilia (dati Ministero degli Interni).

b) L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, in un fact checking pubblicato sul suo sito,  scrive: «il numero di rifugiati accolti dall’Italia rimane modesto se comparato a quello di altri paesi in Europa e nel mondo». Infatti, nel vecchio continente nel 2014 si è registrata la quota record di 626mila richieste d’asilo, ma l’Italia in media «accoglie un rifugiato ogni mille persone,  al di sotto della Svezia, con più di 11 rifugiati ogni mille, della Francia (3,5 ogni mille) e della media europea (1,2 ogni mille). In Medio Oriente, il Libano, al confine con la Siria, accoglie circa 1,2 milioni di rifugiati, pari a un quarto della popolazione del paese».

c) L’accordo Stato-Regioni sottoscritto nel 2014 anche dalla Regione Veneto (assessore Coletto) prevede che ogni comune ospiti 1 richiedente asilo ogni 1.000 abitanti.

d) La Convenzione di Dublino del 2013, sottoscritta dal Governo Italiano, stabilisce che i richiedenti protezione si fermino nello Stato dove è avvenuta l’identificazione e che rilascia loro i documenti.

Luoghi comuni (da sfatare!!) :

1. Sono tutti clandestini

Falso: sono persone che richiedono l’asilo politico. La loro domanda è vagliata dalle istituzioni competenti. Se accolta, acquisiscono lo status di profugo.

2. Portano malattie

Falso: allo sbarco in Italia (e all’arrivo a S. Donà) sono stati visitati dai medici (a S. Donà dai medici del dipartimento di prevenzione dell’ASL). Li hanno trovati in buona salute.

3. Sono tutti malavitosi

Falso: il prefetto Cuttaia ha dichiarato che nessun richiedente asilo transitato finora ha commesso azioni illegali.

4. Assegneranno a loro le case popolari portandole via ai sandonatesi

Falso: sono stati sistemati nell’ex casa paterna proprio per non sottrarre appartamenti dell’edilizia residenziale pubblica ai ns. concittadini, soluzione percorsa invece dall’amministrazione Zaccariotto che li ha alloggiati nelle case ATER.

5. Hanno ristrutturato l’ex casa paterna per sistemare i richiedenti asilo

Falso: sono stati fatti solo lavori di pulizia, ridipintura e rimozione di inerti e di materiale di magazzino che sarebbe stato buttato comunque.

6. La loro presenza impedirà la vendita dell’ex casa paterna

Falso: è stato stipulato un preliminare di vendita da parte del comune che sarà concluso con il rogito entro l’anno. Il prefetto è stato informato dal sindaco in merito.

7. Ricevono un generoso contributo

Falso: l’UE destina 33,50 € al giorno per migrante a chi gestisce la loro accoglienza (nel caso di S. Donà, una cooperativa). Sono utilizzati per i pasti e tutte le altre necessità quotidiane, i lavori di ripristino e di sistemazione dei locali. Il richiedente asilo riceve solo 2,5 € al giorno.

8. Il comune usa soldi per l’accoglienza dei migranti

Falso: il comune non ha speso un solo euro per la loro accoglienza. Tutti i soldi a bilancio destinati per i servizi sociali sono invariati.

9. Siamo invasi dai profughi

Falso: a S. Donà ne sono arrivati 15 la prima volta (partiti tutti il giorno dopo) e 40 la seconda.

Sulla provenienza dei migranti arrivati finora in Italia il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha spiegato che «la maggior parte di loro arriva da quattro Paesi (Eritrea, Somalia, Nigeria e Siria)», che sono appunto paesi in cui sono in corso guerre, da cui l’aumento esponenziale di fuggitivi. Motivo per cui «non è possibile attuare politiche di rimpatrio perché non c’è modo di avere accordi né su base nazionale né europea».

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati scrive che «il numero di siriani ed eritrei arrivati via mare in Italia nel 2014 è aumentato rispettivamente del 275% e 250% rispetto al 2013». Una tendenza «evidente anche nei primi mesi del 2015».

​CITTAINSIEME – SAN DONA’ DI PIAVE​

9 luoghi comuni sui profughi da sfatare
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