sicurezza-in-cittaSI RIPORTANO IN BREVE LE MOTIVAZIONI CHE SPINGONO ANCHE IL GRUPPO CONSILIARE DI CITTA’INSIEME, ASSIEME A GLI ALTRI GRUPPI DI MAGGIORANZA, A NON PARTECIPARE ALLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO IN TEMA DI SICUREZZA RICHIESTO DA ALCUNI GRUPPI DI MINORANZA PER DOMANI 5/12

  • il tema della sicurezza in città è stato affrontato in Consiglio Comunale in modo ampio ed approfondito solo 5 GIORNI FA… perchè convocare una sessione straordinaria – con i relativi costi – senza che ci siano nuove e diverse motivazioni rispetto a quelle appena esaminate?
  • un Consiglio straordinario sulla sicurezza è stato fatto giusto un anno fa chiedendo all’Amministrazione cosa stesse facendo in tema di sicurezza con riferimento a videosorveglianza, presidio del territorio, rapporti con le altre Istituzioni e Forze dell’ordine, attività di prevenzione. Su quanto richiesto era già stata data risposta in quella sede, riportando il lavoro già fatto dalla Giunta e quello avviato che ha poi trovato nei primi mesi successivi realizzazione concreta:
    • 1) avvio convenzione per Distretto Unico di Polizia locale con Noventa e Musile = più agenti già ora congiuntamente sul territorio; avvio del percorso per l’istituzione del terzo turno notturno di Polizia locale e la formazione del personale, essendo infatti necessaria la dotazione dell’armamento per tale servizio;
    • 2) convenzione con Comune di Venezia per la Centrale Unica di Videosorveglianza = controllo videocamere anche nelle ore notturne, meno agenti in ufficio e più in strada;
    • 3) adeguamento impianti di videosorveglianza = partecipazione al bando per lo sviluppo digitale tramite la Città Metropolitana per adeguare gli impianti dei primi anni 2000, quindi completamente da ammodernare;
    • 4) presidio del territorio = istituiti già dal 2014 presidi settimanali della Polizia locale in particolare nelle frazioni per raccogliere informazioni dai cittadini e verificare eventuali situazioni di criticità; nuovo impianto di illuminazione e repressione dei fenomeni di disordine in Vicolo Nuovo; aumento dell’attività di controllo di Carabinieri e Polizia locale contro lo spaccio in particolare per Piazza IV Novembre e il giardino Agorà, anche con interventi speciali e mirati;
    • 5) rapporti con le Istituzioni = tavolo della sicurezza periodico con forze dell’ordine e Prefettura per il monitoraggio e contrasto ai fenomeni criminosi;
    • 6) attività di prevenzione = promozione e sostegno del Controllo di vicinato, ora con circa 2200 aderenti, e supporto alla firma appena avvenuta del Protocollo con forze dell’ordine e Prefettura per la sua istituzione ufficiale, riconosciuta tra le prime in Italia dal Ministero dell’Interno, come strumento di collaborazione dei cittadini nella prevenzione della criminalità; stipula del protocollo contro la violenza di genere; acquisto del sistema di monitoraggio “scout speed” sia in funzione del controllo delle infrazioni stradali che di controllo dei mezzi in circolazione (auto non assicurate, rubate, sospette).
  • In data 29/11 (6 giorni fa) il Prefetto Cuttaia è stato a San Donà per un incontro pubblico in cui ha avuto occasione di comunicare i dati 2016 sulla sicurezza in città che sono migliorati sotto tutti i punti di vista rispetto al 2015 – ivi compresi furti, rapine, estorsioni, spaccio. Dati che giustificano il mantenimento del grado di attenzione finora avuto su alcuni reati (furti in abitazione soprattutto) ma che NON GIUSTIFICANO IL PRESIDIO DA PARTE DELL’ESERCITO o altre iniziative “popolari” (leggi ronde padane);
  • in quella sede nè i rappresentanti dei gruppi di minoranza del Consiglio comunale firmatari della richiesta straordinaria nè i loro referenti politici hanno richiesto chiarimenti a chi, come il Prefetto, riveste il ruolo di massima autorità del Governo in tema di sicurezza; perchè?
  • la richiesta di convocazione – PER L’ENNESIMA VOLTA – è stata presentata SENZA ALCUN ARTICOLATO DI DELIBERA, ossia senza alcun documento da poter esaminare, confutare, integrare/modificare in preparazione alla loro richiesta di convocazione; quindi su che cosa dovremmo discutere?
  • da ultimo, la richiesta è stata presentata il giorno successivo all’omicidio Lovisetto, fatto sicuramente grave ma che ha riguardato VICENDE PRIVATE E PERSONALI DI DUE PREGIUDICATI. Non possiamo dunque accettare che simile episodio, fortunatamente non legato a diversi e più ampi fenomeni criminali, venga strumentalizzato per deturpare il volto di una città tutt’altro che pericolosa o in degrado, per parlare di un’ “emergenza sicurezza” che non esiste. Tanto è vero che il numero dei residenti (soprattutto italiani) è in aumento e ci sta facendo superare la soglia dei 42.000 abitanti! San Donà è città attrattiva, come lo potrebbe essere se la situazione fosse quella che parte della minoranza cerca beceramente di disegnare?

Ecco perchè riteniamo di non partecipare alla seduta di domani sera. La forma (non partecipazione=non assicurazione del numero legale=non avvio della seduta), purtroppo, è l’unico strumento per far capire in modo forte ad una parte della minoranza che su certi temi non si può scherzare e che di fronte a scelte palesemente inappropriate come la loro richiesta la nostra risposta non può che essere drastica. Sul tema della sicurezza, come su tanti altri, l’Amministrazione continua a lavorare, sia con progetti che con soluzioni concrete… Non rilevare e apprezzare quanto fatto finora significa non avere a cuore il benessere dei nostri concittadini.

I consiglieri comunali Silvia Lasfanti e Luca Morosin

8 motivi per cui Cittàinsieme non parteciperà al consiglio straordinario sicurezza

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