“Per il 05/12/2016 è stato convocato il Consiglio Comunale straordinario sulla sicurezza. Come forze di maggioranza, abbiamo deciso di non partecipare visto che l’argomento è stato trattato durante lo scorso consiglio comunale del 30/11/2016, in relazione della mozione presentata dalla lista “Scegli Civica con Cereser Sindaco” e durante l’incontro con il Prefetto, il 29/11/2016 giorno precedente al consiglio).
Riteniamo quindi superfluo un consiglio comunale sullo stesso identico tema.
In Conferenza Capigruppo era stato chiesto se intendevano ritirare la mozione o la richiesta di consiglio -visto che i temi sono gli stessi- ma ci è stato risposto di no.
Alleghiamo il Comunicato Stampa che abbiamo fatto in merito, ripreso da Gazzettino e Nuova Venezia di oggi.”

Silvia Lasfanti, Capogruppo Cittàinsieme

CONSIGLIO COMUNALE SICUREZZA, UNA COSTOSA VETRINA PER ESIBIZIONISMI POLITICI

La maggioranza che sostiene il Sindaco Andrea Cereser rifiuta, in maniera compatta, di prestarsi a una costosa vetrina per esibizionismi politici quale è la convocazione del Consiglio Comunale straordinario sulla sicurezza. Molte le ragioni di questa nostra scelta, a partire dai costi.
Un Consiglio comunale costa circa 2mila euro, tra gettoni di presenza, straordinari del personale, utenze, cancelleria, spese accessorie. Una spesa totalmente ingiustificata visto che di sicurezza si può tranquillamente discutere durante un Consiglio ordinario. Nello stesso ultima riunione consiliare fu questo uno degli argomenti principali.
Inoltre non più di un anno fa è stato già convocato un analogo Consiglio Comunale sulla sicurezza. E le iniziative di cui si discusse in quella occasione sono poi state attuate. Dall’implementazione del Controllo del Vicinato, giunto a 2200 aderenti. Al di là dei risultati conseguiti, il Controllo del Vicinato ha riportato le persone ad aggregarsi. Insieme ad altre esperienze, quali le cene di quartiere, cui l’Amministrazione guarda con assoluto favore, promuove l’essere comunità. La socialità è sempre nemica della paura.
E ancora, la costituzione del Distretto di Polizia Locale; la convenzione con il Comando di Polizia Locale di Venezia per avere la disponibilità della sala operativa anche nelle ore notturne; la presenza della Polizia Locale nelle frazioni, la mattina, soprattutto in occasione di mercati come a Passarella; gli interventi in numerose zone del Centro tra cui quello, decisivo, in Vicolo Nuovo. E ancora: gli sgomberi di edifici occupati; la collaborazione con i Carabinieri sul controllo di piazza IV Novembre che ha ridotto enormemente lo spaccio; la stipula del protocollo contro la violenza di genere; il miglioramento degli strumenti tecnologici. Ed è più che sufficiente un Consiglio Comunale ordinario a certificare questi risultati.
Non si vede peraltro la ragione per cui la minoranza avrebbe richiesto questo Consiglio in quanto, nelle sedi opportune, ha mostrato di non avere dubbi. Presente a ranghi largamente incompleti in occasione dell’incontro con il Prefetto, la minoranza ha ritenuto di non porre domande sui dati presentati, nonostante l’invito dello stesso Domenico Cuttaia. Il Prefetto è certamente la persona più qualificata in materia di sicurezza. È strano come la minoranza non abbia ritenuto opportuno avere da lui chiarimenti e ora senta il bisogno di averne con un Consiglio comunale straordinario.
Questa richiesta di convocazione, infine, assume tratti inquietanti venendo all’indomani del delitto Lovisetto. È forte la tentazione, da parte delle opposizioni, di caricare quell’orribile episodio di valenze politiche, che non ha. Si è trattato, appunto, di un episodio che poteva avvenire ovunque. Non è quella San Donà. Non si può certo abbassare la guardia. È però altrettanto ingeneroso chi, per ragioni politiche, continua a soffiare sul fuoco delle paure. Chi usa termini come Bronx in riferimento a San Donà per basse ragioni politiche offende una città bella e vivibile. La nostra.

San Donà di Piave, 3 dicembre 2016

Gruppi Consiliari:

Partito Democratico
Cittàinsieme
Misto
Scelta Civica per l’Italia

Consiglio comunale sicurezza, una costosa vetrina per esibizionismi politici

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